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Quando ho iniziato io a praticare canoa ho avuto una fortuna sfacciata. Se avete letto i miei primi articoli saprete che di canoa non ne sapevo assolutamente nulla e che ero partita con l’idea di fare canottaggio.
Il destino ha voluto che il mio istruttore fosse Patrizio, il quale insieme Beniamino Bonomi allenava la nazionale olimpica femminile di canoa.
Nonostante un così qualificato istruttore il mio obiettivo non era certo andare alle olimpiadi, ma praticare uno sport nuovo, imparare a pagaiare correttamente e allenarmi in modo adeguato ai miei obietti. Per questa ragione inizierò a parlarvi di allenamento invitandovi a domandarvi quali siano i vostri obiettivi.
Gli obiettivi di chi intraprendere o pratica anche da molto tempo canoa o kayak possono essere molteplici.
Ci sarà sicuramente chi tra i giovanissimi ha ambizioni agonistiche.
Certamente non sarò io a dare consigli a chi ha intrapreso questo tipo di obiettivi, se non quello di rivolgersi a istruttori altamente qualificati ed essere consapevoli che i grandi traguardi si raggiungono solo a costo di grandi sacrifici e di una grande forza di volontà. Per questo mi piace l’idea di ricordare il motto del giovane campione mondiale di C1 Carlo Tacchini “The will must be stronger then the skill” (La volontà deve essere più forte della tecnica).
Restando nell’ambito di chi pratica canoa a livello amatoriale gli obiettivi che ci possiamo porre sono molteplici e anche tra loro sovrapponibili, vediamo un po’ quali sono i vostri e in quali vi riconoscete:
Inteso come scegliere la canoa come pratica sportiva da fare per tenersi in forma o mettersi in forma, con 2 o 3 uscite alla settimana.
Uscire in canoa per allenare in corpo ma ricercando anche uno spazio per sé stessi e per vincere lo stress. Uscendo in canoa magari alla fine di una giornata pesante, ritagliarsi qualche ora alla settimana solo noi.
Magari non abbiamo più l’età per diventare campioni, ma lo spirito agonistico non lo abbiamo mai perso e allora ci possiamo concentrare su obiettivi gare master ai quali prepararci al meglio.
Il week end al lago, l’uscita in mare alla scoperta di spiagge esclusive o un percorso sul fiume. Magari con un buon allenamento una vacanza in canoa che sposa perfettamente in vostro spirito green
Grandi o piccole che possano essere le imprese e l’avventura sono tra gli stimoli e gli obiettivi più belli per un canoista. Che sia il periplo di una piccola isola, la discesa del grande fiume o una grande traversata la cosa importante e arrivarci preparati e allenati.
Posti gli obiettivi è il caso di capire da quale livello di preparazione state partendo in modo da ottimizzare il vostro percorso. Senza scoraggiarvi e senza voler strafare.
In pratica partiamo da zero, il che non è di per sé uno svantaggio, anzi può essere l’inizio di un bellissimo percorso. La cosa importante è affidarsi ad un buon istruttore per imparare le basi della disciplina, allenarsi con costanza e non pretendere tutto e subito consapevoli però che potrete raggiungere qualsiasi obiettivo
Siete degli sportivi e avete scelto di provare a fare canoa. Avere un buon stato di forma è un grande vantaggio, sapete certamente il fatto vostro in fatto di allenamento, ma restate umili la canoa è una disciplina con le sue unicità e l’ambiente che vi circonderà è la natura “selvaggia”.
I muscoli hanno memoria e pagaiare è un po’ come andare in bicicletta non si dimentica, ma diamoci il tempo per ritornare in forma con percorso di allenamento adeguato.
Se uscite regolarmente in canoa immagino che abbiate un vostro programma di allenamento, ma forse state pensando a qualcosa di nuovo. Un avventura? Una stagione di gare? Un’impresa? Spero di potervi offrire qualche spunto di riflessione.
Oltre agli obbiettivi e il vostro grado di preparazione dovrete in qualsiasi caso tenere conto del tempo che dedicate all’allenamento.
Se il vostro scopo e rimettervi in forma dopo un periodo della vostra vita piuttosto sedentario. Dovreste pensare ad almeno due appuntamenti settimanali con la canoa, magari inizialmente meglio fare uscite più brevi ma più volte nel corso della settimana prima di iniziare con fasi di allenamento più intenso.
Anche i più esperti canoisti e chi si allena da sempre non deve dimenticare l’importanza del fattore tempo soprattutto se ha deciso di darsi un obiettivo nuovo. Che si tratti di una gara o di voler intraprendere un’avventura, come circumnavigare la Sardegna o discendere in Po da Torino a Venezia è bene che si valuti con attenzione il tempo a disposizione per raggiungere la giusta preparazione atletica e funzionale ad affrontare la sfida in modo idoneo.
Per crearci un piano di allenamento dobbiamo dunque capire quanto tempo abbiamo a disposizione da quando programmiamo l’impresa a quando ci sarà il giorno della nostra performance.
Ci sono metodiche standardizzate per mettere appunto una programmazione di allenamento, ovviamente misurate e adeguate agli obiettivi ma è indispensabile che tale programma sia sempre accuratamente personalizzato.
Per allenamento a secco intendiamo tutte le attività di allenamento che non svolgiamo in acqua ed in canoa. Perché dobbiamo allenarci a secco?
Se hai in mente un obiettivo, se vuoi iniziare un percorso di allenamento e magari hai qualche dubbio la cosa migliore è rivolgersi a una persona qualificata e che può darti le dritte giuste. Per questa ragione mi sono rivolta Luca Cassolo, Personal Trainer e canoista con pluridecennale esperienza. Vi ho già parlato di lui in veste di posturologo è la persona giusta e qualificata cui chiedere un consiglio.
Come fare a parlare con Luca? Semplice. Basterà accedere alla pagina allenamento di Surfcruise dove troverete modo per contattarlo senza nessun tipo di impegno.
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