Canoa, kayak e surfski: i consigli del posturologo

Sin dall’inizio di questo Blog abbiamo detto che lo sport fa bene alla salute e più in generale al benessere psicofisico e che la canoa è uno sport completo. Dobbiamo però ricordarci che lo sport fa bene purché praticato in modo corretto.

Per dare risposta a quale sia il modo corretto per praticare canoa mi sono rivolta all’amico Luca Cassolo personal trainer con una pluridecennale storia da canoista, specializzato in posturologia e chinesiologia.

Luca è stato da subito molto chiaro nel dirmi che per intraprendere o proseguire correttamente questo sport dobbiamo valutare prima di tutto due aspetti fondamentali: il nostro stato di forma fisica e la canoa che scegliamo di utilizzare.

Autovalutazione

Premesso che la valutazione dello stato di salute spetta sempre ad un medico e la buon vecchia visita medica che certifica “la sana e robusta costituzione” è sempre raccomandata. Non sarà però il medico a sapere come vi allenate, quante volte uscite in canoa durante la settimana o quante miglia percorrete.

Per questa ragione l’autovalutazione è sempre necessaria quando si intraprende un’attività sportiva e lo è tanto più se ci cimentiamo in uno sport come la canoa o il kayak che si pratica in un ambiente marino, lacustre o fluviale il che può metterci anche duramente alla prova.

Se da un lato ci sono canoisti esperti che da molti anni si allenano quotidianamente e sono ben consapevoli del proprio stato di forma ci sono anche molti che magari praticano canoa come dilettanti, altri che riprendono a fare canoa dopo molto tempo o quelli che si avviano ad iniziare. Per tutti, compresi anche i più esperti vale sempre la buona regola di fare un‘onesta valutazione della propria forma fisica, del livello di allenamento e non fare l’errore di lanciarsi in imprese al di sopra delle proprie possibilità.

Non possiamo pensare di affrontare imprese come vediamo fare a esperti avventurieri o lunghe navigazioni se da anni non ci alleniamo o se siamo dei principianti e nemmeno iniziare da subito con uscite in canoa troppo lunghe o allenamenti estenuanti.  Con un approccio sbagliato. Finiremmo solo per perdere il piacere delle nostre uscite in canoa, affaticarci, farci del male o incappare in sgradevoli disavventure. Dobbiamo darci obiettivi coerenti e raggiungibili e soprattutto adatti a noi e i progressi arriveranno prima di quanto pensavamo.

Postura e tecnica corretta

Soprattutto nel caso di chi pratica questa disciplina a livello amatoriale si deve considerare il fatto che la canoa è uno sport di tipo ciclico, in pratica si tratta di un movimento ripetuto, per questa ragione è essenziale che la parte tecnica del movimento venga eseguita correttamente. In pratica se in canoa, kayak o surfski siamo seduti male, se abbiamo una postura sbagliata finiremmo con pagaiare male e ciò sicuramente avrà conseguenze negative perché tutti i distretti muscoloscheletrici lavoreranno in modo anomalo.

Per evitare questi problemi, soprattutto alla zona lombare, bisogna innanzitutto valutare la mobilità della colonna vertebrale.

Luca mi ha fatto un esempio semplicissimo per verificare eventuali rigidità. Provare a piegarsi in avanti cercando di toccare con le mani le punte dei piedi, ovviamente senza non piegare le gambe, quanta più fatica farete e quanto più lontani sarete dal raggiungere i vostri pedi tanto più si evidenzia una rigidità.

Ci state provando? Come siete messi? Toccate terra?

In caso vi siate accorti di non essere esattamente flessibili, dovrete sopperire alla rigidità. Sarà opportuno ricorrere a qualche esercizio da eseguire per stare meglio quando andate in canoa e per non sovraccaricare la schiena.

 Gli esercizi, che dovranno essere mirati e specifici, avranno la funzione di compensazione al lavoro muscolare svolto durante la pagaiata. Si, in pratica come “cura” dovrete accettare qualche pillola di ginnastica per evitare così di assumere una postura sbagliata e dannosa, cioè la cifosi della zona lombare.

La seduta della canoa

Quando decidiamo di praticare canoa, kayak o surfski dobbiamo anche essere attenti a valutare che il natante in questione ci consenta di stare seduti correttamente.

Stare seduti correttamente in canoa o kayak significa stare comodi, tenendo naturalmente una postura corretta e dunque pagaiare bene senza sovraccaricare la colonna vertebrale, evitare la cifosi lombare e soprattutto il mal di schiena.

Per questo è fondamentale valutare con attenzione la seduta della canoa, kayak o surfski che deve garantire una posizione corretta per la nostra schiena.

 

  • seduta corretta: la seduta della canoa è più alta nella zona dove poggiano i glutei rispetto a dove poggiano i piedi (almeno 4 cm). In questa situazione il bacino è in una posizione più alta rispetto ai talloni. La postura è più comoda, la colonna vertebrale mantiene la posizione fisiologica.

 

  • seduta scorretta: La seduta della canoa è piana, i glutei poggiano alla stessa altezza dei talloni. La colonna vertebrale assume una posizione scorretta e una postura in cifosi, posizione che si riscontra spesso nei kayak.

 

  • seduta gravemente scorretta: La seduta della canoa è più bassa nella zona dove poggiano i glutei rispetto ai talloni, La posizione è scorretta e la postura in una cifosi molto accentuata, posizione che si riscontra talvolta nei Surfski.

 

Pagaiare in una posizione corretta significa dunque vivere la canoa in maniera più confortevole e tutelare la salute della zona lombare e non danneggiare attraverso un’attività sbagliata una così importante zona I muscoloscheletrica del corpo umano.

Non vi ho detto una cosa, io ho provato a toccatami le punte dei piedi con le mani, io ci riesco benissimo e voi?

 Alla prossima.

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