Come progettare e costruire una canoa. Il caso Surfcruise

L’idea

Se vi state chiedendo come si può costruire una canoa è probabile che siate dei canoisti e vorreste cimentarvi nel realizzare la canoa dei vostri desideri, quella canoa che immaginate potrebbe essere unica e migliorativa rispetto alle vostre esperienze. In questo caso la prima domanda che dovreste porvi è se questa canoa dovrà essere un modello unico o un vero e proprio progetto per la realizzazione di un concept. Anche se presumibilmente la vostra idea è la realizzazione di un modello per voi stessi non escludete a priori la possibilità di sviluppare un prodotto da immettere sul mercato. Quando io e la mia amica Rossella abbiamo iniziato a pensare alla nostra idea di canoa, lo abbiamo fatto pensando di costruire una canoa per noi stesse e poi ci siamo rese conto che quanto stavamo facendo poteva trasformarsi in qualcosa di più.

Ripercorrendo le tappe che abbiamo seguito noi nel progetto Surfcruise vi svelerò come procedere.

Il file

Avete un’idea? Ottimo, allora iniziate con metterla nero su bianco. Aprite un file, per cominciare vi basterà una pagina di testo, sulla quale annotare tutto ciò che pensate dovrà essere la vostra canoa. Provate a rispondere alle domande fondamentali su quali caratteristiche dovrà avere. Non è superfluo rispondere e mettere per iscritto nemmeno le prime e apparentemente banali ed elementari domande.

Che tipo di canoa vorreste costruire?

 Una canadese, in Kayak, un ibrido o qualcosa di totalmente differente e nuovo?

 Esiste già qualcosa di simile a ciò che avete pensato?

Per quale uso sarà destinata?

 Perché voglio cimentarmi in questa impresa?

A questo punto iniziate a rispondere alle domande destinate a gettare le basi del progetto

Che dimensioni deve avere la canoa? Lunghezza, altezza, larghezza.

In che materiale dovrà essere realizzata?

Che peso stimo potrà avere?

Che capacità di carico?

Quali accessori prevedete di inserirvi?

Dovrà avere un timone? Come lo vorreste realizzare?

Lascio a voi il continuare la lista delle cose da domandarvi e alle quali rispondere.

 Se vi siete impegnati il vostro file sarà ora piuttosto lungo e corposo. Sulla carta la vostra canoa sta già prendendo forma o almeno l’idea si starà delineando.

Procediamo…

Il disegno

Possiamo passare al secondo step, quello in cui dare forma grafica alle idee.

Come ve la cavate con il disegno? Non importa quale tecnica userete, non sarà comunque necessario essere grandi artisti, una matita ed un foglio bianco saranno sufficienti, anzi meglio che di fogli ne abbiate un bel po’.

 I primi disegni potranno essere dei semplici schizzi, un modo per visualizzare l’immagine di ciò che state immaginando di realizzare, vi consiglio comunque fin da questi primi schizzi di mantenere le proporzioni. Vi ricordate che vi siete segnati le misure nel file? Questo è il momento di tenerne conto e fare le prime considerazioni ed eventuali modifiche dimensionali e di forma. Apportare modifiche per il momento sarà facile, basta una gomma da cancellare, più avanti le cose si complicherebbero.

 Da questi primissimi disegni manuali sarà poi necessario passare ad un disegno tecnico. In questa fase molto dipenderà dalle vostre competenze nell’uso di programmi di disegno. Se sapete utilizzare il CAD sarete avvantaggiati e ben presto, dopo qualche notte insonne davanti al PC, potrete dare forma virtuale alla vostra canoa.

Se come è più probabile il CAD non è tra le vostre competenze dovrete trovare una via alternativa. In questo caso Vi consiglio di passare dagli schizzi ad un disegno tecnico voi stessi, così da consegnare un lavoro chiaro e definito al disegnatore. Come potete fare? Potete farlo per gradi, dal semplice schizzo potreste passare a dei disegni realizzati sulla buon vecchia carta millimetrata.

 Realizzerete così dei disegni in scala con quotazioni precise e con tutte le misure della vostra canoa. Varrebbe poi la pena fare uno sforzo in più e realizzare autonomamente i disegni su un programma disegnazione in 2D in modo da preparare le varie prospettive e mi raccomando siate molto attenti alle sezioni dello scafo. Le sezioni dello scafo sono fondamentali perché ricordatevi che “opera viva” è la parte più importante della vostra canoa. Come sempre ciò che è più importante è ciò che non si vede ed in un imbarcazione è sempre la parte che sta sott’acqua.

A questo punto diventa necessario in disegno in ambiente CAD 3D, per questo se non siete voi stessi dei disegnatori vi consiglio un buon professionista, affidarsi ad amici che “ne masticano un po’” rischia di farvi perder tempo o finire con vedere il disegno di una barchetta tipo quella che facevamo da bambini.

Nel nostro caso, il Surfcruise, mi sono rivolta ad un amico, il quale però è un vero e proprio designer e gli ho portato un disegno che già avevo sviluppato in 3D al quale era necessaria un affinatura realizzata con l’aiuto di professionista.

Immagino che qualcuno stia pensando se non sia possibile procedere alla realizzazione di una canoa senza passare attraverso la realizzazione di un disegno in 3D. Certo che si può, le canoe venivano costruite ben prima che vi fossero i sistemi informatici. Non credo però che voi abbiate in mente una canoa in corteccia di betulla o in pelle di foca e nemmeno che le l’anziano del villaggio sia al vostro fianco a tramandarvi l’antica arte di realizzare uno scafo.

A cosa i serve il disegno in 3D? Avremo modo di vedere la nostra canoa in modo virtuale, fare valutazioni dimensionali, di linea, di galleggiabilità, di stabilità e soprattutto fare le modifiche che si renderanno opportune prima di iniziare a realizzarla materialmente per poi magari scoprire che abbiamo fatto errori di valutazione difficilmente recuperabili.

Il 3D vi servirà anche alla realizzazione del modello.

Modello e stampi

Con a disposizione il file del disegno in 3D realizzare il modello sarà la parte più semplice del lavoro, perché sarà sufficiente caricare i dati del file su una fresa a controllo numerico e stare a guardare mentre lei lavora e da un blocco di materiale ricava per asportazione il nostro modello o master che dir si voglia.

Mi raccomando il modello dovrà essere di dimensioni 1:1

Ricordo i giorni della fresatura come quelli che precedono il Natale, una specie di conto alla rovescia prima di aprire il regalo che in questo caso era vedere il materialmente il Surfcruise che sino a quel giorno era sempre solo stato qualcosa di astratto.

Ovviamente un modello è un blocco pieno, non è una canoa e non è assolutamente in grado di galleggiare, ma vi servirà per realizzare gli stampi.

In questo caso parlo di stampi per l realizzazione di una canoa o di un kayak in vetroresina, perché si tratta del materiale più adatto e comune per la costruzione di un natante di qualità.

Come vengono realizzati gli stampi?

Provo a spiegarlo con una metafora. Avete presente gli stampi per fare i budini? Immaginate di dover realizzare uno stampo per fare budini e avete a disposizione un modello di budino fatto di plastica dura. Cosa fareste? Fareste un calco. Ed è esattamente così che dovrete procedere creare i calchi dello scafo e della coperta della vostra canoa. Lo si fa utilizzando resina e strati in fibra di vetro e materiali compositi per lavorazioni in vetroresina e una volta che la resina sarà asciutta o meglio avrà catalizzato, non vi resterà che estrarre il modello e avrete i vostri stampi per budini pronti, o meglio per la realizzazione della vostra canoa.

La prototipazione e le prove in acqua

Il processo che avete svolto sino a questo punto è servito a realizzare gli stampi per la vostra prima canoa, Che chiameremo il prototipo 01.

Quanto più avrete lavorato bene nelle fasi di progettazione, per questo non mi stanco di ripetere che la fase progettuale è fondamentale, tanto più la vostra prima canoa corrisponderà all’idea che avevate in mente.

Come realizzare il prototipo? Avete tutto l’occorrente? Gelcoat, resina, tessuti in fibra di vetro. La ricetta per un prototipo può essere semplicemente questa.

Non ho idea di come abbiate immaginato la vostra canoa, ma dopo aver realizzato i manufatti in vetroresina dovrete montarla e aggiungere gli accessori che avete previsto. Nel caso del Surfcruise abbiamo montato pedaliera, timone, i coperchi dei gavoni, sfiati e bailer.

È arrivato il momento di mettere il prototipo in acqua, di fare cioè le cosiddette “prove a mare”. Dovrete essere severi, stressare il vostro prototipo, provarlo in varie condizioni meteo marine, chiedere magari a qualcuno di esperto di provarlo per voi e darvi la sua opinione su come si trova sulla vostra canoa. Anche se voi siete dei bravi canoisti, domandate a qualcun altro di testarla, per voi sarebbe difficile essere obiettivi.

Raccogliete i dati e le critiche, soprattutto le critiche, e fate le necessarie valutazioni sulle modifiche che potrebbero rendersi necessarie.

Perché dovrebbero esserci modifiche da fare? Perché è assolutamente normale che solo nel momento in cui potrete provare la vostra canoa avrete modo di accorgervi che alcuni particolari nella pratica non funzionano come avevate previsto nella fase progettuale, ma dover fare delle correzioni e delle ottimizzazioni non significa aver sbagliato ma solo che volete migliorare e perfezionare il vostro progetto.

uomo al mare libertà con kayak surfski canoa surfcruise felicità e divertimento

Avete realizzato il vostro progetto di canoa

Se dopo qualche miglio il vostro prototipo 01 vi ha fornito tutti i dati di cosa migliorare, non vi resta altro che mettere mano agli stampi e fare le modifiche necessarie, se siete stati attenti nella fase progettuale iniziale non si tratterà di nulla di troppo complicato e ben presto potrete produrre il vostro secondo prototipo che con buona probabilità sarà la canoa che avevate pensato.

La soddisfazione ripagherà ampliamente e il vostro impegno.

Buon lavoro

CONTATTACI